Breve storia della realtà virtuale


La realtà virtuale (VR) è una tecnologia che ha attraversato un lungo percorso per arrivare ai giorni nostri. Negli anni ’60 e ’70, i ricercatori hanno iniziato a sperimentare con i primi sistemi di realtà virtuale, ma è stato solo negli anni ’90 che i primi dispositivi VR sono stati lanciati sul mercato.

Uno dei primi dispositivi VR ad essere commercializzato è stato il Virtuality, un sistema VR arcade lanciato nel 1991. Era in grado di fornire un’esperienza di realtà virtuale a 360 gradi, ma era costoso e non era facilmente accessibile al grande pubblico.

virtuality 1991

Nel 1995, Nintendo ha lanciato il Virtual Boy, un dispositivo VR portatile che utilizzava schermi a cristalli liquidi per creare un’immagine 3D. Nonostante la sua promessa, il Virtual Boy non è stato un successo commerciale a causa della sua bassa risoluzione e della nausea da movimento causata dalla lunga utilizzo.

virtual boy Nintendo

Negli anni successivi, altri dispositivi VR sono stati lanciati sul mercato, tra cui il famoso casco VR di Oculus, lanciato nel 2012 e acquisito da Meta (allora ancora Facebook) nel 2014. Questo dispositivo ha permesso agli utenti di immergersi in un mondo virtuale utilizzando solo un casco e un controller.

Ci sono ancora numerose sfide da affrontare, il motion sickness è ancora uno di questi problemi, anche se i dispositivi più performanti e le risoluzioni maggiori stanno contribuendo a ridurre notevolmente, i contenuti hanno fatto notevoli passi avanti ma ne servono molti di più per raggiungere il grande pubblico, inoltre in certi casi siamo ancora legati ai cavi e i visori sono ancora esteticamente discutibili.

In sintesi, la storia della realtà virtuale è stata un percorso lungo e tortuoso, ma con l’aumento della potenza di calcolo e la diminuzione dei costi, la realtà virtuale sta diventando sempre più accessibile al grande pubblico. Ci aspettiamo che in futuro, la realtà virtuale diventi una parte integrante della vita quotidiana, sia per il divertimento che per l’educazione e il lavoro.

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