Intervista a Stefano Baldassi di Meta : conosciamo meglio questo straordinario dispositivo

Per chi non dovesse ancora conoscerlo Meta 2 è un dispositivo di realtà aumentata prodotto da Meta, una startup americana che ha suscitato subito un forte interesse da parte dei finanziatori e che in pochi anni è arrivata alla seconda versione del suo visore di realtà aumentata presentato dal CEO  di meta Meron Gribetz qualche giorno fa ha  in un talk su TED dove mostra le potenzialità del loro headset e la sua visione di un futuro dove questi dispositivi rimpiazzeranno i vecchi monitor e l’interazione con i computer avverrà attraverso gesti naturali!

Meta 2

Meta 2

Abbiamo avuto la possibilità e la fortuna di parlare con un nostro connazionale, Stefano Baldassi che lavoro negli uffici di Metavision in Silicon Valley nel ruolo di Director of Analytics and Neuroscience e gli abbiamo posto alcune domande:

1) Puoi raccontarci la storia di Meta per i nostri lettori ?

La storia della nascita di Meta e’ ben raccontata dal CEO Meron Gribetz nel TED talk disponibile online da qualche settimana nella nostra homepage (www.metavision.com). Dall’idea iniziale, in circa un anno, ad inizio 2013, venne lanciata la campagna Kickstarter, che raggiunse il doppio del target iniziale. Il gruppo dei fondatori sposto’ il quartier generale da New York a Los Altos, nella Silicon Valley. Ovviamente, in pieno spirito startup, il ‘Quartier Generale’ era una casa condivisa tra i 4-5 giovani visionari che hanno lanciato il progetto, con Meron a capo. Di li a breve Meta venne accettata a far parte di Y-Combinator, il più’ importante acceleratore di startups della Silicon Valley, che aveva gia’ lanciato compagnie del calibro di Dropbox e AirBnB. La sede venne spostata in una leggendaria residenza nelle Santa Cruz mountains, a Portola Valley, da dove si dominava intera valle ed in 10 minuti si raggiungeva qualsiasi punto importante per lo sviluppo del prodotto, inclusa la Stanford University. Il numero di impiegati comincio’ a crescere fino a raggiungere circa 30 unita’ a meta’ del 2014, quando venne lanciato Meta 1, il primo developer kit disponibile al mondo in grado di visualizzare contenuti 3D in see-through con l’abilita’ di manipolare direttamente gli ‘ologrammi’. Un finanziamento iniziale (series A) di 23 milioni di dollari ha assicurato a Meta lo sviluppo di Meta 2, appena annunciato ed in prevendita, ed una crescita fino a circa 100 persone, da più’ di 15 nazioni, e con una base di migliaia di partners in tutto il mondo.

2) Come descriveresti Meta 2?

Meta 2 e’ il più’ avanzato sistema wearable per 3D optical see-through augmented reality con controllo manuale del contenuto digitale (hands free, nessun device attaccato). Un FOV di 90 gradi ed un display ad alta risoluzione (2.5k) massimizza l’immersività mantenendo un contatto completo con il mondo reale e con gli interlocutori/collaboratori

3) Quando tempo richiederà il passaggio dalla versione developer alla versione consumer ?
A Meta sositituiremo i monitor dei nostri computer con i glasses entro la fine del 2016. Crediamo che il percorso da developer a prosumer e da prosumer a consumer sia molto più breve di quanto si pensi. Ci aspettiamo una ‘mass adoption’ in circa cinque anni,
4)  Quali tipo di piattaforme di sviluppo andrete a supportare oltre a quelle già documentate sul vostro sito?
CI aspettiamo di aprire la piattaforma di sviluppo a diversi tipi di sviluppatori, con diverse preferenze e diverse esigenze. Seguiteci iscrivendovi alla newsletter nel sito per avere continui aggiornamenti.
5) In cosa Meta 2, secondo voi, è meglio dei potenziali competitor?
Abbiamo il polso sul mercato reale da due anni grazie a Meta 1. Abbiamo imparato tantissimo e Meta 2 riflette questo processo di apprendimento. Abbiamo risolto un problema apparentemente irrisolvibile per AR, quello di avvicinarci al FOV della Virtual Reality – un prodotto complementare e non in competizione ma che ormai tutti conoscono- con una risoluzione dell’immagine anche migliore. Pensiamo questo sia un enorme vantaggio. In quanto al fatto di essere ancora attaccati con un cordone ombelicale ad un computer, anche questo alla lunga e’ un vantaggio. I nostri customers sono sviluppatori, non utenti finali, che realizzeranno incredibili idee per sfruttare a pieno il potenziale di queste tecnologie. Il computing power dei computers tradizionali e’ ancora insostituibile per esplorare il potenziale. Soluzioni in mobilita’ arriveranno presto dai vari giganti dell’informatica, e a quel punto la transizione sara’ immediata ma le applicazioni saranno gia’ molto potenti. Sviluppare su piattaforme ‘unthetered’ risulterebbe invece in deboli applicazioni da scalare ex-novo quando il mercato sara’ pronto. Tutte i principali prodotti di VR sono infatti tethered.
La nostra impressione dopo aver visto il talk su TED e aver parlato con loro è di un prodotto che è molto maturo e di un’azienda con una roadmap molto chiara! Sicuramente continueremo a seguire e ad aggiornarvi su questo prodotto!
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Per coloro che voglio provarlo ad oggi è possibile per uno sviluppatore acquistare il developer kit a 949$ dal loro sito!

 

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